BENI CULTURALI: VERSO UN’INFRASTRUTTURA DI RICERCA EUROPEA

7 Luglio 2015
laboratorio Labec INFN

Un’infrastruttura cross-disciplinare europea per le scienze e le tecnologie della conservazione dei beni culturali con un ruolo di primo piano per l’Italia. E’ questo il cuore dell’ambizioso progetto E-RIHS (Shaping the European Research Area of Heritage Science) che sarà presentato la mattina del 2 luglio nell’ambito di un convegno internazionale sugli stati generali dei beni culturali in corso a Firenze dal 30 giugno al 3 luglio. Al progetto il nostro paese partecipa con il nodo italiano della rete che vede tra i protagonisti CNR, ENEA, INFN e PIN Scrl. La giornata prevede la partecipazione dei rappresentanti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca italiani, dei presidenti Testa (ENEA) e Ferroni (INFN) e di rappresentanti delle Istituzioni europee tra cui Maria Theofilatou, della Commissione Europea, Giorgio Rossi vicepresidente dello European Strategy Forum on Research Infrastructures e Jacques Dubucs del Ministero per l’istruzione e la ricerca francese. In particolare Ferroni presenterà CHNet, la rete per i beni culturali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, a cui fanno capo i progetti di ricerca dell’istituto nel campo della conservazione dei beni culturali e che coinvolge le sezioni di Bari, Bologna, Catania, Ferrara, Firenze, Milano Bicocca, Napoli, Roma2, Roma3, Torino, i Laboratori nazionali LNF, LNL, LNS, e i Centri nazionali CNAF e TIFPA .

Potrebbero interessarti anche

post thumbnail placeholder

EuPRAXIA sceglie ELI Beamlines come secondo sito per l’acceleratore laser-driven

DAFNE, LNF. Fotografia selezionata nel Photowalk 2018 ©INFN

Fotocamere pronte: parte il Photowalk 2025 nei laboratori di fisica delle particelle

Inaugurazione dei laboratori PLANET e AIL a Napoli ©INFN

Inaugurati a Napoli i laboratori di ricerca PLANET e AIL

sandra malvezzi

Sandra Malvezzi eletta vicepresidente dell’INFN

AMS spazio

AMS-02 esplora la fisica dell’eliosfera

Il neutrino da record osservato da KM3NeT