Una ricerca tra fisica e medicina per verificare se è possibile aiutare i medici, con le immagini della risonanza magnetica, a diagnosticare precocemente i casi di autismo nei bambini più piccoli. Cioè in una età in cui è possibile intervenire con terapie comportamentali per aiutare il bambino con autismo a vivere meglio con la sua patologia. Questo progetto di ricerca prevede la collaborazione interdisciplinare dell’IRCCS di Pisa “Stella Maris”, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’Università di Udine. Il contributo dell’INFN è nella elaborazione delle immagini e nell’analisi dei dati. Una competenza che viene da anni di ricerche per la messa a punto di sistemi avanzati per gli screening della mammella, le TAC polmonari, le RMN ad alto campo e l’analisi dei dati della risonanza magnetica del cervello. La diagnosi di autismo avviene sulla base di diversi segnali clinici. La ricerca vuole valutare se è possibile contribuire alla diagnosi anche con le neuroimmagini. Lo studio si farà su 30 bambini di età compresa tra i 18 e i 30 mesi e durerà circa due anni.
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