L’ITALIA ENTRA IN ESS

27 Giugno 2014

Sarà un centro di ricerca multi-disciplinare basato sulla più potente sorgente di neutroni mai realizzata, circa 30 volte più luminosa delle attuali, e consentirà nuove opportunità per i ricercatori nel campo della fisica fondamentale, delle scienze della vita, dell’energia, della tecnologia ambientale e dei beni culturali. È il progetto ESS (European Spallation Source) e l’Italia vi parteciperà con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), e con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ed Elettra Sincrotrone Trieste. La European Spallation Source rappresenterà un’opportunità non solo per il mondo della ricerca scientifica ma anche per le industrie di alta tecnologia del nostro Paese. “Riteniamo che la partecipazione italiana a un progetto importante come ESS – sottolinea Antonio Zoccoli, vicepresidente dell’INFN – sia assolutamente strategica per il nostro paese: da una parte, infatti, garantirà ai nostri ricercatori nuove opportunità in diversi campi della ricerca fondamentale ed applicata, dall’altra costituirà un’opportunità unica per le nostre industrie di alta tecnologia che potranno contribuire alla costruzione di ESS”. Si tratta di un progetto pan-europeo del valore di 1,84 miliardi di euro, cui partecipano almeno 17 stati. Il contributo dell’Italia sarà è pari al 6% del costo totale, di cui l’80% sarà in-kind, cioè attraverso la fornitura di parti della macchina. L’infrastruttura, la cui realizzazione inizierà nel 2014 e durerà circa dieci anni, sarà costruita a Lund in Svezia, mentre il centro di supercalcolo che gestirà i dati avrà base a Copenaghen, in Danimarca.

Potrebbero interessarti anche

post thumbnail placeholder

EuPRAXIA sceglie ELI Beamlines come secondo sito per l’acceleratore laser-driven

DAFNE, LNF. Fotografia selezionata nel Photowalk 2018 ©INFN

Fotocamere pronte: parte il Photowalk 2025 nei laboratori di fisica delle particelle

Inaugurazione dei laboratori PLANET e AIL a Napoli ©INFN

Inaugurati a Napoli i laboratori di ricerca PLANET e AIL

sandra malvezzi

Sandra Malvezzi eletta vicepresidente dell’INFN

AMS spazio

AMS-02 esplora la fisica dell’eliosfera

Il neutrino da record osservato da KM3NeT