OLTRE 15000 VISITATORI A CATANIA PER BALLE DI SCIENZA

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Ha chiuso i battenti a Catania, registrando un grande successo di pubblico, la seconda edizione della mostra “Balle di Scienza, Storie di errori prima e dopo Galileo” curata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e promossa dall’Università di Catania. La mostra partita tre mesi fa alla Città della Scienza dell’Università di Catania ha raccolto oltre 15000 visitatori, tra studenti e pubblico generico. Balle di Scienza racconta gli abbagli, le bufale e gli errori, fatti dall’uomo nel suo percorso di conoscenza del mondo intorno a sé: a partire dagli antichi e fino ai giorni nostri. Il metodo di Galileo, infatti, ha insegnato agli scienziati a guardare con più attenzione e intelligenza i fenomeni naturali, ma non può certo metterli al riparo dal commettere errori. Il percorso di Balle di Scienza è ricco di scenografie multimediali e ambienti immersivi, dove il pubblico scopre gli errori antichi e quelli dei giorni nostri e rivive le scoperte per caso di scienziati moderni. E il messaggio finale è davvero inedito per il grande pubblico: ipotesi sbagliate, cantonate e errori sono addirittura un ingrediente necessario affinché la scienza possa progredire. L’edizione catanese, inoltre, è stata rinnovata e arricchita di riferimenti e balle della scienza siciliana e di un approfondimento sulla figura di Archimede, come precursore e ispiratore del metodo di Galileo, che lo definì divino maestro. Il racconto della mostra trova forza in un originale sforzo di allestimento e produzione multimediale, a cui hanno partecipato lo studio Glas Architettura, cameraAnebbia, Ibimel srl, e Bunker. La comunicazione e la grafica della mostra si sono avvalse di illustrazioni originali di Olimpia Zagnoli.

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